
ENGLISH
Twenty two years. Twice two. Two and two. Two two.
A number that repeats itself twice, a double that you are not mistaken for sure, you’re really in the twenty, ahead of two, twenty and two, two past decades passed from two years, the twenty years, those that had formed and shaped you, the ones that taught you the character and adjusted you with the experiences. And you’re in it. You can be sure of it. Inside from two years. Two years from the twenty.
You understand me.
Have you understood?
I still don’t believe it. But I feel it.
I’m feeling 22.
I turned 22 this year.
Birthdays are sacred. Birthdays are joy diluted in the air and each breath is a breath of happiness. Because we are here, again, again, a year of life, whatever life has been, but a year more. A number to add, 365 days of fresh memories added.
So happiness should be this: collecting memories.
They should teach us, they should tell us that happiness means to live endlessly the present with joy, having an endless list of memories of joyful presents and that the more you have the more you are lucky because it means having lived so much happiness. And to do this, you need to take care of the present moment as a son, an only and new child, one every minute. It’s he who will join the others passed and create our happiness and will be what we’ll be happy for, that is to be happy because we have been happy. Especially at birthdays, drawn the sums and counted the joys.
It’s a cycle. Happiness that generates happiness.
Birthdays are this. I feel them all on me, one happier than another, and they fill me so much with emotions that for days I have this trail of irrepressible and childish joy.
Having been my birthday midweek this year, I stayed in the house where I live alone, ’cause had to work. It’s located an hour and a half from the village where my parents and friends live, and where I go back every weekend.
At the stroke of midnight of my 22 year, I was in a pub with my sister blowing out a candle on a Snickers cake (currently my favorite dessert), chatting until night and “make fun of our exes, uh uh, uh uh“!
The next morning she woke me up early with another candle on a Kinder Pinguì, with Milka and Oreo chocolate (my drug) and a huge new mug with tea (I love cups and tea). And the house full of balloons and Taylor Swift’s song 22 in the air.
I have some little birthday traditions.
The first rule is to be happy and celebrate.
The second is to prepare my birthday cake myself.
I usually spend hours kneading while watching movies. This year, however, not having much time available, I decided for a quick cake that I wanted to do for some time. So I prepared it before rushing to work.
In the evening, back home, another tradition: treasure hunt, a path of riddles and cards and music on a specific theme related to the gift. My sister and I create them to each other for every occasion.
And I ended the day by celebrating with the friends I care most about, who came here for me, with a bouquet of flowers in their hands and a smile in their eyes.
What better gift?
I believe happiness is also: awareness of the presence of love in our life.
xx Dasynka
ITALIANO

Ventidue anni. Due volte due. Due e due. Due due.
Un numero che si ripete due volte, un doppio che non ti sbagli sicuro, che sei proprio nei venti, avanti di due, venti e due, un ventennio passato da due anni, il ventennio, quello che ti ha forgiato e plasmato, quello che ti ha insegnato il carattere e ti ha aggiustato con le esperienze. E ci sei dentro. Puoi starne certo. Dentro da due anni. Due anni dai venti.
Mi avete capito.
Avete capito?
Io ancora non ci credo. Ma lo sento.
I’m feeling 22.
Ho compiuto 22 anni quest’anno.
I compleanni sono sacri. I compleanni sono gioia diluita nell’aria e ogni respiro è una boccata di felicità. Perché siamo qui, ancora, di nuovo, un anno di vita, qualsiasi vita sia stata, ma un anno di vita. Un numero da aggiungere, 365 giorni di ricordi freschi addizionati.
Allora la felicità dovrebbe essere questa: collezionare ricordi.
Dovrebbero insegnarcelo, dovrebbero dirci che felicità significa vivere di gioia il presente all’infinito, avendo una lista interminabile di ricordi di presenti gioiosi e che più se ne ha più si è fortunati perché significa aver vissuto tanta felicità. E per farlo bisogna curare l’attimo presente come un figlio, un figlio unico e nuovo, uno ogni minuto. È lui che andrà ad aggiungersi agli altri e creerà la nostra felicità e sarà quella per cui saremo felici, cioè essere felici perché siamo stati felici. Soprattutto ai compleanni, si tirano le somme e si contano le gioie.
È un ciclo. Felicità che genera felicità.
I compleanni sono questo. Me li sento addosso tutti, uno più felice di un altro, e mi riempiono così tanto di emozioni che per giorni ho questa scia di incontenibile e puerile gioia.
Essendo stato infrasettimanale il mio compleanno, quest’anno, sono rimasta nella casa in cui vivo sola, poiché lavoravo. Si trova ad un’ora e mezza dal paese in cui vivono i miei e gli amici, e dove torno ogni weekend.
Alla mezzanotte dello scoccare dei miei 22 anni ero in un pub con mia sorella a spegnere una candelina su una torta gusto Snickers (al momento il mio dolce preferito), chiacchierando fino a notte e “make fun of our exes, uh uh, uh uh”!
La mattina dopo mi ha svegliata presto con un’altra candelina su un Kinder Pinguì, con cioccolata Milka e Oreo (la mia droga) e un tazzone nuovo enorme con tè (amo le tazze e il tè). E la casa piena di palloncini e la canzone 22 di Taylor Swift nell’aria.
Ho alcune piccole tradizioni per i compleanni.
La prima regola è essere felici e festeggiare.
La seconda è prepararmi da sola la mia torta di compleanno.
Di solito impiego ore, impastando e guardando film. Quest’anno però, non avendo molto tempo a disposizione, mi sono decisa per una torta veloce che volevo fare da tempo. Così l’ho preparata prima di correre a lavoro.
Di sera, tornata a casa, un’altra tradizione: caccia al tesoro, un percorso di indovinelli e bigliettini e musiche su un tema specifico collegato al regalo. Io e mia sorella ce le facciamo l’un l’altra per ogni occasione.
E ho finito la giornata festeggiando con gli amici che ho più a cuore, venuti fin qui per me, con un mazzo di fiori in mano e il sorriso negli occhi.
Quale regalo migliore?
Credo sia anche questa la felicità: la consapevolezza della presenza dell’amore nella nostra vita.
xx Dasynka
7 commenti
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Mi piace un sacco la gioia che si percepisce da questo articolo. E devo dire che in qualche modo mi è stato anche utile, per guardare le cose da un altro punto di vista. Perché io, al contrario, odio i compleanni. Li odio perché stanno lì a ricordarmi che il tempo passa e che un altro anno della mia vita è passato. Che strano come due cose possano essere viste in modi completamente opposti! Sarà perché mi sento irrealizzata, e sento di non aver collezionato alcun ricordo… spero che non sarà così il prossimo (ho appena compiuto 21 anni il 14 luglio) e che possa finalmente viverlo in felicità – la stessa dei compleanni da bambina – soddisfatta di come sia trascorso l’anno.
Comunque, a parte questo, ti ammiro molto, sei davvero una persona rara. E meriti i tuoi successi 🙂
Sara! Io non riesco a crederti quando scrivi che ti senti irrealizzata e soprattutto che non hai collezionato nessun ricordo. Le realizzazioni non si misurano in attestati o riconoscimenti ufficiali, sono realizzazioni tutte tue, se puoi sono accompagnate anche da un diploma o una laurea tanto meglio, ma sono cose che devono essere in primis tue: essere fiera di te stessa, di un traguardo raggiunto o di un miglioramento. E quante volte queste cose possiamo riconoscerle solo noi stessi perchè siamo noi che conosciamo i nostri limiti e sappiamo quando abbiamo spinto abbastanza da superarli. Qui si parla di essere orgogliosi di come si è migliorato il proprio carattere, di quante scommesse con se stessi si è vinto, di quante volte non si è mollata la presa! Ed io sono ricurissima che di realizzazioni ne hai tante. Già il solo essere come sei dovrebbe darti una grande senso di realizzazione, perchè sei una persona sensibile, intelligente, colta e umile. O almeno questo è ció che ho percepito io in questo tempo… E poi a 21 anni hai ancora tanta vita per arrivare alle realizzazioni grandi che sogni:)
Per i ricordi.. Vuoi forse farmi credere che non hai felicità archiviate nel cuore e nella mente?
Ad ogni modo, se senti di non collezionare abbastanza ricordi, creane. Sei tu a decidere come deve trascorrere ogni tua sigola giornata, e quanto si puó fare archiviare vivere in un solo giorno! Io l’ho capito solo viaggiando di quanta vita è possibile in un solo giorno e di quanta io non ne viva in certi giorni morti… Quindi hai tutte le carte in regola per riempire quest’anno di ricordi felici e realizzazioni personali.
Per quanto ricorda la coesistenza di due sensazioni completamente opposte, ti rispondo che qualunque sia il tema, io cercheró sempre di guardare al positivo, al lato della medaglia che gioca con i vantaggi, perchè ogni cosa ne ha. La positività ha il potere di modificare completamente la vita, ed in più permette di essere felici per metà del tempo (collezionare ricordi diventa davvero semplice…).
Ti ringrazio per le tue parole, mi toccano il cuore <3
Ps. augurissimi 🙂
Grazie mille per queste parole! 🙂 Più che altro mi sento insoddisfatta perché non ho fatto quello che avrei voluto, ma ora sto imparando a guardare al mondo con più positività e iniziare a concretizzare i miei sogni 🙂 Grazie per gli auguri, naturalmente sono ricambiati 😀
P.S. Leggevo la tua pagina di Privacy Policy, e volevo sapere se l’avessi creata con qualche strumento online (gratis o a pagamento?) o presa da “qualche parte”. 🙂 Ho trovato il servizio iubenda che è molto consigliato ed utilizzato, però speravo di cavarmela gratis o con un costo minore (anche se quello di iubenda è accettabile). Se non ti va di rispondere pubblicamente puoi scrivermi anche per e-mail o semplicemente per direct di instagram 🙂
Sono contenta di leggere questa carica di ottimismo 🙂 ti aggiorno in direct sul resto 😉